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Foto "Vite esemplari di sette giovani aristocratici travolti dalla rivoluzione". A colloquio con Benedetta Craveri, Eliana lo Castro Napoli. Introduce Ida Rampolla del Tindaro.

"Vite esemplari di sette giovani aristocratici travolti dalla rivoluzione". A colloquio con Benedetta Craveri, Eliana lo Castro Napoli. Introduce Ida Rampolla del Tindaro.

4 ottobre 2016

Martedì 4 ottobre 2016, presso Villa Zito, il Soroptimist Club di Palermo ha organizzato l’evento “Vite esemplari di 7 giovani aristocratici che vennero travolti dalla Rivoluzione. A colloquio con Benedetta Craveri, Eliana Lo Castro Napoli. Introduzione di Ida Rampolla del Tindaro”.
La prof.ssa Patrizia Lendinara, Presidente del Soroptimist Club di Palermo, dopo l’indirizzo di saluto, ha tracciato il profilo dell’illustre ospite Benedetta Craveri, docente universitario, saggista, nominata Accademica dei Lincei, nonché delle due soroptimiste Ida Rampolla del Tindaro, francesista e Presidente dell’Amopa, e Eliana Lo Castro Napoli, critico cinematografico del Giornale di Sicilia e docente di inglese.
La prof.ssa Ida Rampolla del Tindaro ha presentato l’opera di Benedetta Craveri, ripercorrendo i suoi scritti e sottolineando i rapporti decennali della saggista con il Soroptimist di Palermo.
Opportunamente stimolata da Eliana Lo Castro, Benedetta Craveri, attraverso le “Vite dei sette giovani aristocratici travolti dalla Rivoluzione”, ha illustrato la fine di un mondo aristocratico votato alla ricerca dell’eleganza, della bellezza, della cultura, in cui la seduzione nei confronti di donne e uomini era un’arte che si esercitava non solo nei rapporti interpersonali ma anche in quelli politico-diplomatici. Si è parlato anche dell’istituto del matrimonio nel Settecento francese e inglese e ai giorni nostri senza trascurare il versante politico: molti dei giovani aristocratici seguirono gli ideali della democrazia parlamentare fino a perdere la vita per le loro scelte. Questa, però, è la scelta vincente anche ai nostri giorni, se pensiamo che la democrazia diretta è ancora un’utopia. Benedetta ha poi, con la lettura di una lettera d’amore inviata da uno dei giovani, il pubblico non solo numeroso ma anche costituito da intellettuali e appassionati.
 

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